Tra tartufi neri e caciocavalli podoloci, sognando patate cunzate.

Tra tartufi neri e caciocavalli podoloci, sognando patate cunzate.

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Eboli , 8 Gennaio 2020 , mercoledi

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Il 2019 è stato per noi un anno di cambiamenti importanti , lo abbiamo chiuso bene da Alberto e in famiglia , come non capitava da tempo. Il 2020 è partito come sempre con diversi buoni propositi , con proiezioni ottimistiche e l’acquisto di una nuova agenda che verrà presto abbandonata. Normalmente non sogno quasi mai se non ad occhi aperti ; ma la notte del 5 mentre molti aspettavano in questo freddissimo gennaio la Befana , ho sognato una pentola enorme di patate conzate in una cantina piena di salsicce appese. Questa tentazione oltre a far decadere il primo vero buon proposito dell’anno di esser più cauto e parco nell’alimentazione mi ha indotto a organizzare il primo viaggio di Alberto del 2020 nella Alta Valle del Sele, seguendo la dorsale della “Maddalena“ che divide la Lucania dalla Campania, da Castelnuovo di Conza a Ricigliano. Partiamo di mattina prendendo l’autostrada verso Contursi e poi la fondovalle Sele che unisce i paesi dell’alto Sele all’Alta Irpinia. Dopo aver superato il bellissimo borgo medievale di Quaglietta, ci dirigiamo verso Colliano che come un bellissimo presepe è aggrappato ad una enorme roccia calcarea con ai piedi una campagna rigogliosa e abbondante. Siamo diretti verso la frazione Collianello che si trova in cima a questa incredibile roccia, sopra Colliano.

Qui c’è una realtà felice di questo territorio, l’azienda Sapori di Bosco della famiglia Gugliucciello che da molti anni con una “flotta” di cinquanta cani gestiti a dovere sono alla ricerca di Tartufi neri tra il Monte Marzano e il Monte Eremita la montagne che sovrastano Colliano su pianori che superano i 1500 metri.

Ad accoglierci i fratelli Roberto e Ruben con il padre che da anni portano avanti con passione e competenza questa antichissima arte. Decidiamo di comprare del tartufo nero fresco per i nostri Doganelli oltre ad altri prodotti che loro ricavano e conservano dal tartufo tipo la crema e la tartare sott’olio.

Ripartiamo verso nord-est risalendo questa bellissima valle. Qui i segni del terremoto del 1980 sono ancora molto evidenti, numerose le ferite aperte.
Purtroppo in tantissimi casi la ricostruzione insensata senza base storica e architettonica ha generato danni più evidenti del sisma stesso stravolgendo la vita di intere comunità. Visitiamo l’azienda Agricola La Torretta di Giovanni Cifrodelli che è tra Castelnuovo di Conza e Laviano, territorio di frontiera tra l’Alta Irpinia e i territori attorno al Vulture. Giovanni è un allevatore giovane che con grande passione e devo dire innovazione ha saputo interpretare alla grande questo territorio.

Qui, dove la natura è davvero incontaminata pascolano felici
oltre 150 mucche di razza podolica e maiali.Oltre alla produzione di carni di altissimo profilo da segnalare la produzione di eccellenti caciocavalli podolici di varie stagionature in grotta (12- 20 -27mesi) Inoltre la produzione di insaccati davvero pregevoli come la salsiccia, il culatello, la pancetta tesa. Dopo aver anche qui acquistato per Alberto caciocavalli e salumi ritorniamo verso valle dirigendoci ai piedi di questa incredibile dorsale calcarea, in direzione di San Gregorio Magno e Ricigliano. Il territorio muta in brevissimo tempo, prevale laroccia dolomitica e la vegetazione quasi scompare. Siamo alla ricerca di salsicce, soppressate e soprattutto le amate patate. Qui i vari produttori sono difficili da raggiungere, internet ha aiutato pochissimo. Molte segnalazioni da cari amici come per esempio Massimiliano Voza, amico di infanzia a Eboli, ex sindaco di Santomenna oppure il grande Gerardo Carbone, ex sindaco di Colliano che bene conoscono questo incredibile e complesso territorio.

Ci presentiamo in questo laboratorio/casa e accolti con stupore dai proprietari, quasi non avessero mai visto dei clienti. Appesi al soffitto tantissimi salami, salsicce, prosciutti, soppressate. Sinceramente non ho capito se ero più contento di vedere tutto quel ben di dio appeso o semplicemente di aver trovato questo posto dopo un’ora abbondante in macchina! Compriamo anche qui quello che ci serve per il prossimo menù per chiudere la giornata con la tanto sognata patata di montagna di San Gregorio. Dopo aver capito l’andazzo su come reperire i prodotti da queste parti ci fermiamo al primo bar e chiediamo dove poter comprare le patate.

Ci rispondono “A San Gregorio pure i barbieri tengono patate”… traducendo un dialetto anche per me quasi incomprensibile. Ed effettivamente compriamo da un ortofrutta, un tabacchino e un venditore ambulante in un tragitto a piedi di 200 metri. Queste patate sono coltivate a 700 metri, sono piccole e conservate sotto terra per diversi mesi e conferiscono un sapore davvero unico e antico. Ritornando a casa ammiriamo il bellissimo paesino di Buccino stanchi ma contenti soprattutto di poter avverare il primo sogno del 2020.

Alberto


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Menu Degustazione 

PIATTO UNICO ALTO SELE euro 10.00
Crostino caldo alla crema di tartufo nero di Colliano , Caciocavallo
Podolico di Castelnuovo di Conza , Salsiccia di Maiale
Podolico di Laviano , Capicollo di Ricigliano, Frittata con patate
di San Gregorio Magno

                                                                         SALSICCIA DI RICIGLIANO euro 10.00                                                                       con patate conzate di San Gregorio, contorno di verdure spadellate

DOGANELLO COLLIANO euro 10.00
Uova al tegamino e Tartufo nero di Colliano

Totale euro 25.00 invece di 30.00

Produttori:
Sapori di Bosco, Via Ariole, Colliano
Azienda Agricola La Torretta, Contrada S. Ilarione, Castelnuovo di Conza
Salumi Saracco Savino, Via San Nicola, Ricigliano